
Originariamente Scritto da
Orazio
Proviamo ad allargare la riflessione.
M'è capitato, e ogni tanto mi torna la voglia di fotografare Scanno. Comodissimo, ce l'ho a quattro passi da casa.
Scanno come i Sassi di Matera. Scenari strafotografati da grandi firme internazionali.
Trovo scontato il fatto che, nel momento in cui impugno la fotocamera e inquadro quel dato scenario, ogni mia singola cellula cerebrale sia intrisa del mio vissuto contaminato (e meno male!) dalla conoscenza di un pregresso, da una cultura sedimentata nel corso degli anni e delle esperienze.
Se mi passasse per la testa l'idea bislacca di scrivere un romanzo storico ambientato ai tempi di Renzo e Lucia, cosa sarebbe meglio fare? Tornare a leggere Manzoni o andare direttamente alle fonti storiche?
La soluzione più corretta sarebbe la seconda, ma la stesura del "mio" romanzo storico sarebbe comunque contaminata da reminiscenze manzoniane.
Ma c'è sempre un pezzetto d'autore in ogni singola macchia d'inchiostro, in ogni singolo scatto.
La creazione è unica, l'emulazione è diffusa.
C'è qualcosa di negativo nell'emulare? Non credo.
Credo che contribuisca ad accrescere storia e cultura.
Emulare senza imitare, è tutta qui la difficoltà.
La difficoltà di mettersi in gioco, di fare delle scelte.
Ed è questa una difficoltà che non è peculiare di un forum fotografico. E' la difficoltà dei giorni nostri e del nostro vivere comune.
L'ovvietà, la scontatezza, il luogo comune sono perennemente in agguato per fornire un alibi all'indifferenza diffusa.
Uscire di casa con una fotocamera è attribuzione di un'enorme prerogativa: la facoltà di scelta e di comunicazione.
E soltanto io ne sono detentore, pur muovendomi all'interno di un percorso per mia (s)fortuna già tracciato da altri...