Uno solo dei tuoi sguardi
Tu mi hai rapito il cuore, o mia sorella, o sposa mia
Tu mi hai rapito il cuore con uno solo dei tuoi sguardi,
con uno solo dei monili del tuo collo.
Quanto sono dolci le tue carezze, o mia sorella, o sposa mia.
Come le tue carezze sono migliori del vino,
come l'odore dei tuoi profumi è più soave di tutti gli aromi.
Sposa mia, le tue labbra stillano miele,
miele e latte sono sotto la tua lingua;
l'odore delle tue vesti è come l'odore del Libano.
O mia sorella, o sposa mia, tu sei un giardino serrato,
una sorgente chiusa, una fonte sigillata.
I tuoi germogli sono un giardino di melagrani
e d'alberi di frutti deliziosi,
di piante di cipro e di nardo;
di nardo e di croco, di canna odorosa e di cinnamomo,
e di ogni albero da incenso;
di mirra e d'aloe,
e di ogni più squisito aroma.
Tu sei una fontana di giardino,
una sorgente d'acqua viva,
un ruscello che scende giù dal Libano.
Sorgi, vento del nord, e vieni, vento del sud.
Soffiate sul mio giardino, perché se ne spandano gli aromi.
(Cantico dei Cantici di Salomone cap. 4; versi da 9 a 16)
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